bel teatro e la canzone degli amori infelici l'ultima occasione per attori e attrici io non lo so perche ma e un po' buffo stare io e te su un crepaccio
sei il mio nord l'est il sud e l'ovest e anche se sto con te di te ho gia nostalgia sono un musicista eppure spesso io vado fuori tempo e da me stesso sono
passo fa stramazzare il fiato la morte porta a spasso e io chi sono stato per essere un grand'uomo la fantasia e dove non c'e l'ipocrisia della realta
piu balorda la mia chitarra sta li senza una corda sono solo sotto il sol e so solo un solo in Sol la prendo su prima che anche lei si perda sono
e intanto i due li accanto sono al conto ma che cosa e mai e il bagliore di alcuni attimi e l'errore di mille secoli e per sempre e l'amore amore e muore
: lassu cantano le colombe della guerra mentre quaggiu urlano ai crocevia le trombe tutti a terra giu e ancora non fa giorno su questa via e il gelo
: questa e un'altra storia di chi aspetta sulla riva davanti al fiume della memoria o chiuso al buio di una stiva in un mare di speranza con un
: fa' che il tempo di un uomo non sia un istante e poi via che non lascia mai niente di se nella storia di tutta la povera gente e che un timido abbraccio
di mani verso il cielo e ognuno come un ramo dell'albero del mondo su cui crescevamo e nel ricamo nero della sera in una sola voce cantavamo il suono della
una memoria tutta sua si vede sempre dove strappi via una pagina come ti fissa una fotografia di ieri la stagione delle piogge arriva qua alla stazione della
che son qua per te aperte chiedo perdono se non so chi sono io ma e gia da tanto che suono l'uomo della storia accanto sono io l'uomo della storia accanto sono io io
: ce l'ho ancora sulla pelle quell'odore di colline sono lucine o sono stelle quelle cose dove la campagna ha fine ti ricordi pa' mi tiravi per la mano
fino allora tu tienimi con te sotto il buio aperto della notte di un deserto tra le dune del tuo petto e tienimi con te cosi al tuo sonno stretto niente
questa e un'altra storia di chi aspetta sulla riva davanti al fiume della memoria o chiuso al buio di una stiva in un mare di speranza con un tozzo
distesa di mani verso il cielo e ognuno come un ramo dell'albero del mondo su cui crescevamo e nel ricamo nero della sera in una sola voce cantavamo il suono della
ce l'ho ancora sulla pelle quell'odore di colline sono lucine o sono stelle quelle cose dove la campagna ha fine ti ricordi pa' mi tiravi per la mano