Quando la musica c'e ho un gran bisogno di te Sara questione di pelle ma se guardo le stelle voglio stringerti a me sull'autostrada con te taglio correndo
canarie in vacanza al mare e dopo in montagna mentre io dormo in studio dove l?aria stagna fino a quattro anni fa i miei testi non li capivano adesso
quando viene l'ora di pranzo e un ottimista dall'aria vagamente socialista e poi non sbaglia mai, non sbaglia mai e Gesu lo vide camminare sulle onde
se non vado a discapito Dei miei stessi consimili Siamo uomini liberi Siamo uomini liberi Stiamo comodi comodi Sulle stuoie di vimini Sulle spiagge di Rimini Sull
quando l'aria si poteva respirare e sentirla nei polmoni fino a farli scoppiare ogni notte sogno sempre di nuotare e sento il fuoco sulle labbra che
Innamorato La barba lunga Insabbiato Nei tuoi occhi Innamorato Come una macchia Sulla luna Nel blu Danzano i giorni Cadono le notti Come monete
due inciampammo contro un bacio all'improvviso e troppo bello per essere vero per essere vero per essere vero amore mio ma che gli hai fatto tu a quest'aria
occhi da cammello e non si e rassegnata e neanche spera un cespuglio di spini tuo fratello che pensa sulle unghie delle dita appitonato con un'aria da
amori a cavalcioni sui muretti si sfiniscono di baci con un'ansia dolce e il cuore rotto, amori incatenati sulle moto vanno scoppiettando incontro al
pesci ed i coralli hanno mai veduto le montagne chi colora una farfalla e se stanno le isole a galla perche il cielo e cosi azzurro quando l'aria e trasparente
un uomo che il suo nome non sa dire mai nel buio della terra aspettano finche lassu una notte piu irreale come in una cattedrale nell'aria antica cantano
DAGLI IL VIA L'uomo che corre l'ora del gallo polmoni che gonfiano le costole di un'aria di metallo e gomiti di treno sara piu mulo o cavallo i
negli occhi di un altro ti fara ripensare ai miei occhi i miei occhi che t'amavano tanto E lontano lontano nel mondo in un sorriso sulle labbra di
l'uomo che corre l'ora del gallo polmoni che gonfiano le costole di un'aria di metallo e gomiti di treno sara piu mulo o cavallo i piedi si spaccano di
dove la citta si perde sopra un foglio di carta vetrata luglio e tu sdraiata tu sporca di baci e sabbia a cercar le labbra smisurate dell'estate sulle
i vecchi sulle panchine dei giardini succhiano fili d'aria e un vento di ricordi il segno del cappello sulle teste da pulcini i vecchi mezzi ciechi i
quando si accese l'aria di lampi e occhi in attesa si fece grano al vento tutta una distesa di mani verso il cielo e ognuno come un ramo dell'albero del