Lyrics: Morgan. Un Malato Di Cuore / L'inverno Di Vivaldi.
Cominciai a sognare anch'io,insieme a loro,
poi l'anima,d'improsvviso,prese il volo.
Da ragazzo spiare i ragazzi giocare,
al ritmo balordo del tuo cuore malato...
e ti viene la voglia di uscire e provare
che cosa ti manca per correre al prato.
E ti tieni la voglia e rimani a pensare:
"Come diavolo fanno a riprendere fiato?"
Da uomo avvertire il tempo sprecato,
a farti narrare la vita dagli occhi...
e mai poter bere alla coppa d'un fiato ma,
a piccoli sorsi interrotti,
e mai poter bere alla coppa d'un fiato ma,
a piccoli sorsi interrotti. Eppure un sorriso io l'ho regalato,
e ancora ritorna in ogni sua estate,
quando io la guidai o fui forse guidato
a contarle i capelli con le mani sudate.
Non credo che chiesi promesse al suo sguardo,
non mi sembra che scelsi in silenzio la voce
quando il cuore stordi e ora,no,nn ricordo
se fu troppo sgomento o troppo felice.
E il cuore impazzi e ora,no,non ricordo
da quale orizzonte sfumasse la luce...
AAAAAAAaaaaaaaaa
E fra lo spettacolo dolce dell'erba,
fra lunghe carezze finite sul volto,
quelle sue cosce color madreperla rimasero,forse,un fiore non colto.
Ma che la baciai questo,si,lo ricordo,
col cuore ormai sulle labbra. Ma che la baciai,per dio,si,lo ricordo
e il mio cuore le resto sulle labbra...
MMMMMmmmmmmmmmmmmmmm
E l'anima,d'improvviso,prese il volo,
ma non mi sento di sognare con loro.
No,nn mi riesce di sognare con loro.
(Grazie a Clarissa per questo testo)
poi l'anima,d'improsvviso,prese il volo.
Da ragazzo spiare i ragazzi giocare,
al ritmo balordo del tuo cuore malato...
e ti viene la voglia di uscire e provare
che cosa ti manca per correre al prato.
E ti tieni la voglia e rimani a pensare:
"Come diavolo fanno a riprendere fiato?"
Da uomo avvertire il tempo sprecato,
a farti narrare la vita dagli occhi...
e mai poter bere alla coppa d'un fiato ma,
a piccoli sorsi interrotti,
e mai poter bere alla coppa d'un fiato ma,
a piccoli sorsi interrotti. Eppure un sorriso io l'ho regalato,
e ancora ritorna in ogni sua estate,
quando io la guidai o fui forse guidato
a contarle i capelli con le mani sudate.
Non credo che chiesi promesse al suo sguardo,
non mi sembra che scelsi in silenzio la voce
quando il cuore stordi e ora,no,nn ricordo
se fu troppo sgomento o troppo felice.
E il cuore impazzi e ora,no,non ricordo
da quale orizzonte sfumasse la luce...
AAAAAAAaaaaaaaaa
E fra lo spettacolo dolce dell'erba,
fra lunghe carezze finite sul volto,
quelle sue cosce color madreperla rimasero,forse,un fiore non colto.
Ma che la baciai questo,si,lo ricordo,
col cuore ormai sulle labbra. Ma che la baciai,per dio,si,lo ricordo
e il mio cuore le resto sulle labbra...
MMMMMmmmmmmmmmmmmmmm
E l'anima,d'improvviso,prese il volo,
ma non mi sento di sognare con loro.
No,nn mi riesce di sognare con loro.
(Grazie a Clarissa per questo testo)
Morgan
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