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Lyrics: Giorgio Gaber. Far Finta Di Essere Sani (registrazione dello spettacolo live, 1973). Le Caselle.


Io, con un cervello come il mio, non ho paura di niente. Tutto previsto. Ogni situazione, qui: una casella. Ho faticato, eh! Fin da bambino, non so, per esempio, uno mi dava un pugno. Io... niente. Li per li, pum! Lo prendevo. Poi andavo a casa, ci pensavo bene e... tic una casellina. Certo, per sapere cosa fare. Infatti il giorno dopo tornavo li e lui: pum! Un calcio. Benissimo: un'altra casella.
Si, perche quando una cosa non la conosci, ti capita improvvisa, non prevista, tipo "Mani in alto!". Tu che fai, eh? Ce l'hai la casella? Allora te la fai. Me le son fatte tutte. Ogni situazione qui, un sunto. Il Bignami dell'Uomo, ecco che cosa sono. Uhe, son mica schematico, eh, no... Sono prudente. Le mie caselle me le tengo ordinate, numerate, sempre a posto, cosi per ogni occasione ho pronta la sua risposta, anche figurata. Per ogni casella una faccia. Funerale? Clac. Matrimonio? Clac. Un bambino? Clic. Amore romantico? Clac. Carnale? Claaac. Sembro un view-master.
C'e solo un momento, la sera, in quel attimo che sei tra il sonno e il non ancora, no...? Ecco. Ho l'impressione che il mio archivio... L'inconscio non mi e congeniale. Non vorrei mai addormentarmi. L'unica cosa che mi frega e il sonno. Si, perche magari sei li, no, eccitato... veli bianchi, bocche meravigliose, cosce bellissime... sei sempre piu eccitato... gli oggetti si accavallano, spalle, reggiseni, poi ancora veli, piume... dissolvenza... tac! Ti viene in mente un tassista. Che fai? Ormai sei li... Lo ami!
Amare un tassista non era nelle mie caselle. Si, ma non c'e mica da allarmarsi, eh. Io non ho di queste preoccupazioni. Si, d'accordo, in un sogno puo succedere di tutto, ma nella vita normale... io sono a posto.